Dalle piste di atletica negli Stati Uniti alla strategia di comunicazione di Gobik, María Alarcón porta energia, curiosità e una determinazione tranquilla ma costante in tutto ciò che fa. Anche se il ciclismo non è sempre stato il suo sport, lo sport ha segnato gran parte della sua vita.
"Sono cresciuta facendo atletica, triathlon, tennis... lo sport è sempre stato presente in casa", racconta. Questa passione l'ha portata a concentrarsi sull'atletica, che le è valsa una borsa di studio per studiare gestione dello sport negli Stati Uniti. Non ho mai pensato di lavorare professionalmente nell'industria dello sport, l'ho sempre visto come un sogno, ma l'esperienza all'estero mi ha aperto le porte".

La scoperta di Gobik ha trasformato la sua carriera
Dopo la laurea nel 2022, Maria è tornata in Spagna e ha iniziato a esplorare il mondo del marketing e degli eventi nel settore sportivo. Il suo primo contatto con Gobik è avvenuto tramite i suoi genitori, che fanno parte di un club di trail running le cui attrezzature erano state realizzate dal marchio. "Sono rimasta molto colpita dalla qualità e dal design", ricorda. "I miei genitori mi hanno detto: 'Perché non dai un'occhiata a questo marchio? Vengono da qui e sono davvero belli'". Poco dopo è arrivata un'offerta di lavoro alla Gobik. Anche se non soddisfaceva tutti i requisiti di esperienza, Maria ha deciso di candidarsi comunque. "Mi hanno dato questa opportunità e ne sono molto grata".
Creatività, adattamento e un nuovo sguardo sul ciclismo.
Oggi fa parte del team di comunicazione all'interno del reparto marketing di Gobik, occupandosi principalmente delle relazioni con i media e dei social media. "Le mie responsabilità variano a seconda del periodo dell'anno, ma è un ruolo molto dinamico: iniziamo sempre la giornata aggiornandoci su eventuali novità o cambiamenti dell'ultimo minuto. Il ciclismo va veloce, quindi dobbiamo essere flessibili".
Questa adattabilità si estende anche alla pianificazione dei contenuti e delle attivazioni durante gli eventi. "Il nostro team lavora a stretto contatto con gli altri reparti per garantire una comunicazione chiara prima, durante e dopo gli eventi. Anche se non siamo sempre fisicamente presenti, è molto gratificante vedere l'impatto del lavoro che abbiamo preparato". Una cosa che ama del suo lavoro è lo sviluppo di campagne e servizi fotografici. "Alcune le realizziamo completamente in casa, altre con team di produzione esterni. Mi piace dare forma al concetto, scegliere gli abiti giusti e assicurarmi che tutto sia bello e abbia un senso".
Tenere il passo con le tendenze è una sfida costante, soprattutto nel mondo in rapida evoluzione dei media digitali. "Bisogna stare al passo con le nuove tendenze, gli aggiornamenti, gli strumenti e farsi ispirare anche da idee esterne al mondo del ciclismo. A volte è il tono, a volte è il modo in cui qualcosa è stato comunicato e noi cerchiamo di adattarlo al nostro universo".
Da quando è arrivata a Gobik, il rapporto di Maria con il ciclismo si è evoluto. "Prima il ciclismo era solo un rumore di fondo nelle serate estive, qualcosa che era sempre in TV. Ora ho una comprensione molto più profonda di quanto sia ampio e complesso questo sport". Questa crescita è anche personale. "Come donna che è sempre stata coinvolta in questo sport, trovo incredibile vedere come il ciclismo femminile stia guadagnando visibilità e forza. Sono orgogliosa di far parte di un marchio che sostiene questo progresso".
Domande rapide
Quale maglia Gobik vorresti indossare?
Carrera 2.0. È tecnica, elegante e pensata per l'estate, la mia stagione preferita per praticare questo sport.
Che musica c'è sul tuo Spotify?
Indie.
Serie o film?
Serie.
Vino o birra?
Birra.
Il Tour, il Giro o la Vuelta?
Il Giro, perché mi piace la comunicazione che fanno.